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Patologie curate dal pedodonzista

Patologie curate dal pedodonzista

La bocca dei bambini: un mondo tutto da scoprire!

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Che cos’è la Pedodonzia?

Si tratta di una branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi e della cura di tutte le patologie che interessano il cavo orale dei più piccoli, in modo particolare, si interessa della salute orale dei bambini dai 2 e i 15 anni.

Quali sono i compiti del pedodonzista?

Affidarsi a un bravo pedodonzista è indispensabile per la salute orale dei propri bambini!

Il pedodonzista deve avere competenze specialistiche in materia, ma soprattutto conoscenze psicoterapeutiche, che gli permettano di relazionarsi al meglio con i pazienti.

L’obiettivo principale è quello di costruire un rapporto di fiducia con il bambino!

Un bravo pedodonzista rende partecipe il piccolo paziente, mostrandogli gli strumenti del lavoro, spiegandogli chiaramente i vari passaggi del trattamento ed affrontando insieme questa nuova e meravigliosa esperienza nel mondo della bocca.

Il segreto è giocare con il piccolo paziente, in modo da farlo sentire sempre a proprio agio.

Per avere successo, il bambino deve vivere la visita dentistica con la massima serenità e la più totale tranquillità.

Nessuna paura e nessuno stress, ma solo tanti sorrisi!

Prevenire è sempre meglio che curare!

Altro compito, importantissimo, per il pedodonzista, è quello di insegnare ai piccoli pazienti l’importanza della prevenzione.

Un dentista che educa i bambini a mantenere la bocca sana, permette di avere un giorno pazienti adulti sorridenti, ma soprattutto consapevoli dell’importanza della salute orale. 

Quali sono le patologie più curate dal pedodonzista?

L’odontoiatria infantile, tra i tanti compiti, si occupa anche della cura di alcune patologie del cavo orale dei più piccoli, collaborando sinergicamente con altri specialisti del settore medico, come ad esempio i pediatri, gli ortodontisti, gli psicologi ed i logopedisti.

Il pedodonzista si interessa:

  • di tutti gli aspetti scheletrici del bambino;
  • della cura conservativa dei denti decidui e permanenti;
  • di tutti gli aspetti legati ad una corretta respirazione, fonazione e deglutizione del piccolo paziente.

Tra le patologie, quelle maggiormente curate sono: la carie, i traumi, le fratture, la pulpite e la sindrome da biberon.

Quando fare la prima visita di controllo?

Di solito si consiglia di effettuare la prima visita di controllo a partire dai 3 anni di età.

Fino ai 6 anni è più facile intercettare e correggere eventuali alterazioni della crescita ossea della mandibola e di tutti i denti.

Spesso il pedodonzista interviene, prescrivendo apparecchi specifici, fissi o mobili, che permettono uno sviluppo corretto di tutti gli apparati della bocca.

La carie dei bambini: cause e conseguenze

Una delle principali cause della formazione della carie, nei bambini, è l’uso eccessivo di zuccheri semplici che si trovano nelle caramelle, nelle merendine, nei succhi di frutta, ecc.  

Oltre agli zuccheri, c’è poi la placca batterica, che normalmente non viene adeguatamente rimossa durante le manovre di igiene orale.

Una scorretta pulizia della bocca, oppure le cattive abitudini dei bambini (succhiare le dita, mettersi in bocca gli oggetti, mordere le matite, utilizzare per troppo tempo il ciuccio, ecc.), possono provocare conseguenze anche molto gravi per la bocca.

Il trattamento dei processi cariogeni, nei più piccoli, richiede molta pazienza e soprattutto molta delicatezza.

La sindrome da biberon

La cosiddetta sindrome da biberon è una patologia che può comparire al momento in cui erompono i primi dentini.

È caratterizzata dalla comparsa precoce (verso i 3-4 anni) di carie a rapida evoluzione, dovuta ad uno smodato uso di biberon zuccherati.

Malgrado ciò, è la più semplice da combattere: basta limitare l’apporto di zuccheri e non dare il biberon al piccolo solo per farlo calmare o per non sentire i capricci.

Pulpiti ed ascessi

Le pulpiti sono la conseguenza più evidente di un’infiammazione della polpa dentale, provocata da una carie.

Gli ascessi sono, invece, la conseguenza diretta di una pulpite trascurata. Entrambi possono provocare dolori acuti su tutto il volto e la testa del bambino.  

Fluoroprofilassi

La fluoroprofilassi è un metodo di somministrazione del fluoro, che permette ai denti di proteggersi dall’attacco della carie. Può essere di due tipi: topica o sistemica.

Nel primo caso, il fluoro viene introdotto nell’organismo tramite l’utilizzo di dentifrici, collutori e gel al fluoro. È quindi previsto solo il contatto con sostanze ricche di fluoro.

La fluoroprofilassi sistemica, invece, consiste nell’assunzione costante di latte, sale, acqua ed integratori, ecc. ricchi di fluoro. In questo caso, non è previsto solo il contatto con le sostanze, ma direttamente l’ingestione delle stesse.

Frattura dei denti decidui

Basta una semplice caduta e il dentino finisce a terra!

A volte i denti da latte si spezzano, oppure cadono o addirittura anneriscono. In questi casi, cosa è bene fare?

È determinante contattare immediatamente un bravo pedodonzista, in grado di valutare correttamente lo stato di salute della bocca del piccolo e le condizioni del dente.

  • Se la caduta ha provocato solo un leggero spostamento del dente, il dentista può, con una piccola manovra, riportare il dente nella sua posizione originaria.
  • Se la caduta comporta la fuoriuscita del dente dall’alveo, è necessario solo aspettare che nasca il successivo dente permanente, che si trova subito al di sotto del dentino da latte ormai caduto. Il dentista, in questi casi, valuta la necessità, o meno, di applicare un piccolo apparecchio, per mantenere il giusto spazio tra i dentini.
  • Se il dente da latte si è scheggiato o spezzato potrebbe comparire un annerimento del dente. In questi casi, è importantissimo rivolgersi al pedodonzista per evitare eventuali infezioni batteriche.
  •  Se alla radice del dente si crea un ascesso, è bene contattare immediatamente il dentista per evitare che l’infezione si diffonda in tutto l’organismo.

Prenditi cura del sorriso dei tuoi bambini!

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